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Fuori sede/ dalla Lombardia appello degli attivisti: “Presidente Fontana ora si attivi per l’approvazione della legge”

(MILANO) – “Presidente Fontana si attivi affinché il Governo proceda con una legge per il diritto di voto ai fuori sede: la democrazia non può più aspettare!” sono queste le parole del video-appello pubblico lanciato dagli studenti della Rete Voto Sano da Lontano che si rivolgono al neo-eletto Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.

Durante la recente campagna elettorale il Presidente Fontana aveva infatti raccolto l’invito lanciato dalla Rete, che riunisce 12 associazioni e movimenti studenteschi, a impegnarsi in sede di Conferenza Stato – Regioni per premere sul Governo per l’approvazione della tanto attesa legge per il voto ai fuori sede.

Un appello, quello degli attivisti, che arriva a una settimana di distanza dalla chiusura dell’ultima tornata elettorale che ha registrato la più bassa affluenza di sempre della storia della nostra Repubblica: il 41,67% in Lombardia e il 37,20% nel Lazio. Tra questi, non sono mancati certamente gli astensionisti involontari, domiciliati in un luogo lontano da quello di residenza.

E proprio dalla Lombardia e di diritto di voto ai fuori sede si tornerà a parlare da lunedì 27 febbraio con la partenza del tour “Il voto non è scontato” organizzato da The Good Lobby, University Network, Rete voto sano da lontano in collaborazione con Will Media. Il tour, che ha lo scopo di tenere alta l’attenzione sul tema del voto fuori sede facendo pressione sulla politica affinché non deluda le aspettative di tanti, toccherà 4 università italiane: l’Università degli Studi di Milano (lunedì 27 febbraio), il Politecnico di Torino (mercoledì 1 marzo), l’Università degli Studi di Firenze (lunedì 6 marzo), l’Alma Mater di Bologna (mercoledì 8 marzo). Il tour si concluderà con una mobilitazione in piazza Santi Apostoli a Roma il 16 marzo.

Con questo tour, si chiede alla politica di attivarsi per risolvere il problema del voto fuori sede perché l’Italia è l’unico Paese europeo di una certa dimensione a non permettere il voto a distanza (le altre due eccezioni sono Malta e Cipro, che data la loro estensione non ne hanno bisogno). In campagna elettorale quasi tutti i partiti hanno promesso una legge entro 6 mesi dalle elezioni, il tempo sta scadendo. Al momento sono state depositate 9 proposte di legge e il 23 febbraio, dovrebbe partire l’iter di discussione in Commissione Affari Costituzionali alla Camera.

Si tratta di un problema di equità che riguarda più del 10% del corpo elettorale e stando ai programmi elettorali e alle dichiarazioni dei leader politici, oggi in Parlamento ci sarebbe una maggioranza per fare una legge in tempi brevi. Questo vuoto legislativo porta ad aumentare le disuguaglianze anche dal punto di vista elettorale e a disincentivare al voto in un Paese in cui la partecipazione è già molto bassa. Le uniche scelte fatte dal pubblico (e sostenute anche dal privato) sono state quelle di creare sconti per viaggiare. Ma uno sconto non basta più, serve subito una legge.

“Il Presidente Fontana, che rappresenta la Regione con più fuori sede in entrata, può avere un ruolo chiave nel far capire al Governo l’urgenza di una legge sul voto a distanza” – afferma Federico Anghelé, direttore di The Good Lobby. “l’astensionismo sta crescendo in modo esponenziale nel nostro Paese. Non possiamo permetterci che molti giovani lavoratori e studenti, che vorrebbero poter votare, non siano messi nelle condizioni di poterlo fare, come invece avviene nelle altre democrazie occidentali. E’ il momento di dire basta a questa grave privazione di diritti”.

 

La Rete Voto sano da lontano

ADI – Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca in Italia
Collettivo Valarioti
Comitato Io Voto Fuori Sede
Fondazione Benvenuti in Italia
Rete Voto Scomodo – Action Aid
The Good Lobby Italia
UDU – Unione degli Universitari
University Network
Voters Without Borders
Visionary
Yezers – la Start up di due generazioni