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PNRR per il bene pubblico (e non a favore dei soliti gruppi di potere)

Petizione vinta!

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Chi la dura la vince: il 28 novembre 2023 la cittadinanza attiva è stata finalmente – e per la prima volta – convocata dal ministro Raffaele Fitto a prendere parte alla Cabina di regia, l’organo istituito dal governo in cui si decidono le sorti del PNRR. La partecipazione stabile dell’Osservatorio civico PNRR alla Cabina di regia è stata inoltre ufficializzata con DPCM del 21 novembre 2023. Un provvedimento necessario per poter rappresentare le istanze e le richieste delle quasi 60 organizzazioni che fanno parte della rete, impegnate quotidianamente in tutta Italia nella promozione dei diritti, nella tutela dell’ambiente e nella risposta ai bisogni di persone e territori vulnerabili; istanze e richieste che non possono essere ignorate se si intende portare a termine un Piano che ha l’ambizione di cambiare il futuro del nostro Paese. Sia nelle azioni precedenti alla convocazione, sia in Cabina di regia, abbiamo chiesto con forza che il coinvolgimento della società civile non fosse episodico ma rappresentasse una modalità ordinaria di implementazione del Piano e per questo abbiamo accolto con soddisfazione la notizia che

Petizione diretta alla Premier Giorgia Meloni, al ministro Raffaele Fitto e a tutto l'Esecutivo

Petizione di

Organizzazione non profit

Basta scelte che privilegiano gruppi di potere e interessi privati. Aiutaci a ottenere voce in capitolo all'interno della Cabina di regia del Recovery Plan, in cui si ascoltano le richieste di tutti - Confindustria, aziende, associazioni di categoria... - tranne quelle dei veri destinatari dei fondi europei: i cittadini e le cittadine.

Dopo essere caduto in contraddizione tagliando da un lato i fondi del PNRR alle periferie e dichiarando dall’altro di voler fare di tutto per combattere il degrado, il governo è tornato sui suoi passi.

 

Tuttavia, riassegnare i fondi agli enti locali non basta per dimostrare di dare ascolto alla cittadinanza: chiediamo che venga approvato subito il DPCM che ufficializza il ruolo dell’Osservatorio Civico PNRR in Cabina di regia.

 

Il Recovery Plan, infatti, è la più grande occasione concreta di migliorare le vite di noi cittadini e cittadine. Ma chi rappresenta i nostri interessi non viene convocato quando si tratta di prendere le decisioni chiave sulla destinazione dei fondi. Mentre si ascoltano ampiamente le richieste di Confindustria, delle aziende, delle associazioni di categoria

 

Così come è successo ad esempio a fine luglio, quando il governo ha deciso il definanziamento da 13 miliardi del PNRR su progetti affidati agli enti locali, per riqualificare le periferie, per il verde urbano, per le infrastrutture. Fondi poi deviati sul progetto Repower Eu, che è stato ampiamente discusso in Cabina di regia con le compagnie di gas e energia (come Eni e Enel) ma mai con i rappresentanti degli interessi dei cittadini e delle cittadine.

 

È vero che spinto dalle pressioni di Anci, e probabilmente anche dalle migliaia di firme raccolte con questa petizione, il governo ha deciso di fare marcia indietro sui tagli alle periferie ma questo non sposta il problema di una virgola: finché non otterremo l’approvazione del DPCM che garantirebbe in maniera definitiva la partecipazione alla Cabina di regia del Recovery Plan dell’Osservatorio civico PNRR, a cui aderiscono decine di realtà sociali tra cui anche The Good Lobby, l’utilizzo dei fondi sarà deciso consultando chi rappresenta interessi privati e di categoria e non chi opera sui territori ogni giorno e conosce le problematiche delle persone che li abitano, specialmente di quelle più deboli ed emarginate

 

Nonostante l’Osservatorio sia l’unico soggetto non profit, insieme al Forum Terzo Settore, che risulta membro della Cabina in quanto ex membro del Tavolo di Partenariato, viene costantemente ignorato poiché da un lato l’organo funziona “a chiamata” e non con convocazioni plenarie, e in più perché la mancata approvazione del DPCM a cui facciamo riferimento ci relega in una posizione ambigua, con un piede fuori e uno dentro.

 

Già con una memoria inviata in sede di conversione del Dl 13/2023 sull’attuazione del PNRR, avevamo richiesto che la cabina di regia si riunisse almeno due volte l’anno in modalità plenaria e che le risultanze delle riunioni fossero pubbliche e messe a disposizione di tutti online. Purtroppo, la nostra richiesta è stata rispedita al mittente.

 

Pochi giorni fa, inoltre, abbiamo scritto al ministro Fitto per chiedere un incontro – visto che la Cabina continua a riunirsi senza che la cittadinanza attiva venga convocata – ma per ora non abbiamo ricevuto risposta.

 

La consultazione della cittadinanza non può avvenire a discrezione di chi governa, soprattutto su temi che ci riguardano in prima persona e condizionano drammaticamente le nostre vite.

Per questo chiediamo l’approvazione immediata del DPCM che garantirebbe in maniera definitiva la partecipazione dell’Osservatorio Civico alla Cabina di regia.

ActionAid, Cittadinanzattiva, Legambiente, hanno lanciato nel 2020 il programma Follow the Money, con l’obiettivo di avviare un network ampio di organizzazioni civiche, locali e nazionali, che assumesse l’impegno di radicare nel Paese un sano dialogo sociale con le istituzioni sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e monitorarne l’attuazione nelle diverse fasi.

Da questo impegno è nato l’Osservatorio civico PNRR, il quale, nel corso degli ultimi anni, insieme alle associazioni aderenti, ha portato avanti azioni e iniziative volte a garantire che l’attuazione del PNRR avvenisse nella maniera più trasparente e partecipata possibile, in modo tale che possa realmente rappresentare un successo per tutte e tutti.

Due anni di PNRR sono meno della metà del suo ciclo di “vita”, ma si può affermare che siano comunque abbastanza per delineare un profilo del Piano stesso e per trarne un bilancio che, ad oggi, possiamo definire a somma zero tendente al negativo.

In questi anni è emersa, purtroppo, la totale assenza della società civile come interlocutore per molte autorità che si occupano del PNRR, che invece di considerare la cittadinanza come valore aggiunto per una buona riuscita del Piano, continuano ad ignorarla nella vacua speranza che l’Italia di domani si possa fare a porte chiuse, senza i soggetti che la vivono e la vivranno nel futuro.

Proprio la mancanza di spazi di ascolto e partecipazione ha nutrito il lavoro collettivo portato avanti dalle organizzazioni promotrici e tutte le realtà aderenti all’Osservatorio. Con la volontà di analizzare l’attuazione del Piano, proporre soluzioni e istituire spazi generativi di confronto si è voluto pubblicare il rapporto Osservatorio civico PNRR. La Società civile come guida per la giusta ripresa”.

L’obiettivo principale che si pone il rapporto è quello di raccontare quanto è stato fatto in questo biennio, mostrando i successi e le sconfitte del PNRR, in modo da indagare quanto ancora deve essere fatto per un Piano delle cittadine e dei cittadini.

Molto tempo è già passato, ma si è ancora in tempo per un cambio di rotta. Per rendere il PNRR più trasparente e partecipato, più vicino a cittadine e cittadini, più aperto ai territori e ai reali problemi che affliggono il Paese. Per creare tutte e tutti insieme l’Italia di Domani.