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Il Gruppo di Stati contro la corruzione richiama ancora l’Italia su lobbying e conflitto di interessi

E’ alquanto grave che il GRECO (Gruppo di Stati contro la corruzione) indichi come il nostro Paese abbia completato solo 1/4 – ossia 5 su 20 – delle raccomandazioni contenute nel 4° Rapporto di Valutazione del 2016. Abbiamo avuto 5 anni per adeguarci e presentiamo un ben che misero e magro risultato. E’ gravissimo che manchi un codice di condotta per il Senato mentre quello della Camera è incompleto e va rafforzato. Sbaglia il Senatore Renzi nel dire che la sua condotta è regolare. Se ci fosse stato il codice di condotta  quanto effettuato in Arabia Saudita sarebbe stato impossibile perché i parlamentari- con un codice di condotta nel pieno dei suoi poteri- devono dichiarare in modo trasparente viaggi, soggiorni e le spese coperte da sponsor, dichiara Federico Anghelé, direttore di The Good Lobby. E ancora più grave che manchino regole chiare riguardo il conflitto d’interessi. Ci sono diverse proposte di legge sul campo. Presidente Draghi sostenga un cambio di passo da parte del Parlamento. La Ministra Cartabia si è espressa a favore dell’approvazione di una legge sul conflitto d’interessi e sul lobbying. Presidente Draghi faccia capire all’ampia maggioranza che la sostiene che non si può più andare avanti così. Non si può andare avanti con figuracce internazionali di questo tipo che minano la credibilità del Paese.