La relazione che il governo ha inviato al Parlamento con lo stato di attuazione del PNRR è senza dubbio uno strumento utile ma non va nella direzione richiesta (e necessaria) per un monitoraggio puntuale ed efficace dei fondi europei. Prima di tutto, il formato: nell’epoca del digitale, sarebbe opportuno smettere di far circolare documenti in .pdf, lunghi 100 pagine. Servono invece documenti in formato aperto (open data), scaricabili e riutilizzabili, leggibili da strumenti automatici in grado di individuare numeri e dati rilevanti. Poi, è anche un problema di visualizzazione: difficilmente i cittadini leggeranno un documento articolato di 100 pagine, privo di infografiche che permettano con facilità di verificare lo stato dell’arte. La relazione al Parlamento dovrebbe quindi essere una base di partenza “istituzionale”, da tradurre sul portale Italia domani in infografiche di immediata lettura e interpretazione che restituiscano puntualmente ed efficacemente lo stato di avanzamento degli obiettivi del PNRR. Ad oggi il sito Italia domani sembra più una vetrina con le (buone) intenzioni del Piano, ma molto meno un concreto strumento di monitoraggio a disposizione di chiunque voglia essere aggiornato sull’utilizzo di risorse pubbliche cruciali che passano anche attraverso riforme di legge. Infine, sulla relazione inviata al Parlamento è ben chiaro quali sono i 51 target del 2021 e quali siano gli strumenti per raggiungerli, ma non si fa riferimento – per ciascuno – allo stato di avanzamento: trattandosi in molti casi di leggi o di regolamenti ministeriali, perché non informare in maniera costante, attraverso il sito Italia domani, sull’iter approvativo?