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Regionali 2023: dalla Lombardia al Lazio gli impegni dei candidati su voto a fuori sede e trasparenza su portatori di interesse

Nell’ultima settimana di campagna elettorale per le elezioni regionali che vedranno i cittadini chiamati a rinnovare l’assemblea regionale della Lombardia, The Good Lobby – organizzazione non profit che si occupa di promuovere democrazia partecipativa e politiche di trasparenza – ha rivolto un appello ai candidati in corsa per la presidenza di Lazio e Lombardia sui temi della trasparenza delle attività dei portatori di interesse e sul tema del voto ai fuori sede, tema quest’ultimo portato avanti all’interno della Rete Voto Sano Da Lontano, network che riunisce 12 associazioni del terzo settore e movimenti studenteschi che ha come obiettivo quello di approvare subito una legge sul voto a distanza. 

Dalla Lombardia il primo a rispondere è il candidato del centrosinistra Pier Francesco Majorino che sul tema del lobbying fa sapere:  “ Sette anni fa Regione Lombardia ha adottato un ‘registro della trasparenza’ che necessita di importanti miglioramenti. Adotterò l’agenda degli incontri con i portatori d’interesse dei membri della giunta e accolgo con favore le proposte che provengono da ‘The Good Lobby'”. Majorino ha quindi preso posizione anche sul tema del voto ai fuori sede aggiungendo “Rinnovo l’adesione alla campagna promossa dalla “Rete Voto Sano da Lontano e di The Good Lobby riguardo il voto a distanza. L’assenza di questa facoltà è un grave Vulnus democratico. È grave che ad oggi ci siano 9 proposte di legge rimaste lettera morta. Solo in Lombardia il 2,20% degli elettori abita fuori sede ad oltre 4 ore di viaggio della propria residenza.

Segue quindi il Presidente uscente e candidato in quota centro-destra Attilio Fontana che esprime il proprio sostegno al tema del voto dei fuori sede: “Sarà mia cura segnalare questa tematica al collega Massimiliano Fedriga che presiede la Conferenza delle Regioni e lavorare insieme al Governo per arrivare a una definizione della condizione di chi non si trova fisicamente nel proprio luogo di residenza, ma vuole correttamente manifestare il suo diritto al voto”, mentre per quanto riguarda il tema lobbying fa sapere come la Regione annoveri tra i suoi documenti normativi la Legge Regionale 17/2016 che disciplina la trasparenza delle attività di rappresentanza di interessi e quindi apre alla possibilità di eventuali revisione e aggiornamenti in materia nel corso della prossima legislatura. 

Nessuna risposta invece arriva da Letizia Moratti, candidata in quota Terzo Polo, che ad oggi ancora non si è espressa su questi due temi.

Per quanto riguarda invece il Lazio è il candidato del centrosinistra Alessio D’Amato il primo a prendere un impegno su ambo i temi “Accolgo con favore l’appello lanciato dall’associazione “The Good Lobby” a sostegno di un intervento legislativo che disciplini la materia della rappresentanza di interessi. Credo infatti che un atto normativo finalizzato a promuovere la trasparenza dei processi decisionali delle nostre istituzioni, così come la loro tutela da interferenze indebite, rappresenti una fondamentale garanzia a beneficio di tutti i cittadini e un contributo concreto alla pienezza della nostra vita democratica. Sono pronto perciò a impegnarmi, se sarò eletto presidente della Regione, a presentare una norma che disciplini tale materia, recependo le indicazioni contenute nel documento promosso dall’associazione.” D’Amato ha quindi espresso apertura anche sul tema del voto fuori sede aggiungendo “Il tema del voto a distanza rappresenta una questione importante, su cui il nostro Paese registra un ritardo inaccettabile. Una democrazia solida e matura non può consentire che difficoltà di carattere logistico o economico precludano l’esercizio del diritto politico per eccellenza, presupposto fondamentale dell’appartenenza alla nostra comunità. Aderisco quindi con convinzione all’appello della “Rete Voto sano da lontano” e dichiaro la mia disponibilità, se sarò eletto presidente della Regione, a ribadire in sede di Conferenza Stato-Regioni l’urgenza di un provvedimento in materia, finalizzato a sanare quello che è un grave vulnus costituzionale”.

Attesa ancora per gli altri candidati in lizza per il Lazio, Francesco Rocca e Donatella Bianchi, a cui The Good Lobby rinnova il proprio appello affinché prendano posizione su questi due importanti temi.