I conflitti tra attività pubblica e interessi privati vanno identificati e gestiti in modo rigoroso, perché i funzionari e i politici dovrebbero essere indipendenti da condizionamenti e interferenze e, soprattutto, agire nel nome dell’interesse generale. Specialmente quando in gioco c’è la ripartenza di un Paese piegato dalle conseguenze economiche della pandemia, dell’instabilità politica nazionale e internazionale e della crisi energetica.
Ti sentiresti a tuo agio se diventasse ministro del turismo un imprenditore che possiede quote di stabilimenti balneari? E se un senatore fosse presidente di una società di cybersicurezza? Cosa penseresti di un funzionario comunale addetto ai servizi sociali la cui moglie dirige una importante cooperativa locale? E se un imprenditore edile facesse l’assessore all’urbanistica del comune in cui la sua azienda opera? È evidente che potrebbe avvantaggiare il proprio business o penalizzare concorrenti scomodi.
Questi esempi di conflitti di interessi sono molto simili a quelli che affollano le pagine dei giornali. Anzi, talvolta la realtà supera la fantasia.
Di recente è crollata la speranza di vedere avanzare una proposta di legge che potesse arrivare a sostituire la debole legge Frattini del 2004. Il testo, a firma dell’ex premier Conte, è stato di fatto stralciato in seguito all’approvazione di un emendamento che consegna la materia nelle mani del governo con una delega a 2 anni.
Il che significa che per tutto questo tempo assisteremo alla parata di chissà quanti altri scandali – o almeno di quelli che verranno smascherati. Molto altri rimarranno impuniti e nell’ombra.
Non possiamo permetterci di sprecare la risorse a disposizione e dobbiamo impedire che vengano utilizzate per il tornaconto personale di chi è in posizioni di potere.
Con il tuo sostegno possiamo portare concretamente avanti queste istanze finché non verranno ascoltate.
Insieme possiamo farcela.
Cosa facciamo per raggiungere i nostri obiettivi?
I nostri sforzi saranno concentrati a far sì che la delega al governo venga ridotta al massimo a 6 mesi e che i contenuti stralciati siano rimessi sul tavolo di discussione. Siamo impegnati a raccogliere più firme possibili per la petizione, così da presentare le nostre richieste alle Istituzioni e fare pressione sui politici con tutti i mezzi possibili, forti dell’appoggio di migliaia di cittadini e cittadine.
Non possiamo accettare ulteriori ritardi per un provvedimento che aspettiamo da decenni.
Donando oggi sei anche tu al nostro fianco in questo impegno e lo rendi possibile. Ci aiuterai inoltre a portare avanti le nostre attività per rendere più democratica, unita ed equa la società in cui viviamo, comprese le attività di formazione gratuita rivolte ai cittadini che si vogliono impegnare in prima persona per proteggere l’interesse pubblico da corruzione e abusi di potere.
The Good Lobby si batte infatti per il cambiamento promuovendo campagne per la giustizia sociale e ambientale, contro corruzione, clientelismi e disuguaglianze.
Incoraggiamo e supportiamo i cittadini e la società civile a partecipare alle decisioni pubbliche e a influenzarle, a fare pressione sui politici, funzionari e chiunque abbia incarichi di potere per proteggere il bene comune e i diritti di tutti, specialmente dei più deboli ed emarginati.
Le donazioni saranno detraibili dalla dichiarazione dei redditi dell’anno fiscale corrispondente.
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