Evento > Mix The Bubbles
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22-23 Aprile 2022 in Genova
Ci siamo più volte detti che “ne saremmo usciti migliori” ma dopo due anni di crisi pandemica mondiale ne siamo ancora convinti? E possiamo dire lo stesso delle nostre istituzioni?
Grazie anche alla pandemia ci siamo accorti che siamo immersi in bolle (o filter bubbles) che ci espongono a idee e notizie in linea solo con il nostro punto di vista e questo ci spinge verso interpretazioni sempre più parziali dei fenomeni globali e delle politiche pubbliche realizzate dalle nostre istituzioni.
Queste bolle investono in particolare temi importanti che ci toccano da vicino – la crisi climatica, la salute, il mondo del lavoro – polarizzando le opinioni, riducendo la possibilità di confronto e crescita e generando un senso di sfiducia e scetticismo verso il cambiamento sociale.
E quindi, come possiamo dare un contributo attivo, dal basso e come cittadini ai temi più caldi del nostro tempo?
Ci proviamo con il ciclo di workshop “Fatti sentire in Europa“, parte dei progetti NextGenU e Mix The Bubbles, che mirano ad alimentare il dibattito giovanile in 14 centri culturali su tematiche cruciali in Europa, sfidandoci a diventare noi stessi policy maker europei per un giorno.
Questo workshop si focalizza sul tema lavoro e impiego in Europa.
Ci accompagneranno in queste due giornate Gianluca Sgueo, professore della New York University di Firenze e Direttore di I-COM, e Costanza Hermanin, ricercatrice presso l’European University Institute.
In primis, le cose importanti: giocare! Per conoscerci ci cimenteremo in un gioco di ruolo sul tema della partecipazione.
Faremo poi un viaggio insieme a Gianluca Sgueo tra i palazzi di Bruxelles e Strasburgo per capire cosa si fa tutti i giorni all’interno delle istituzioni europee e cosa possono fare i cittadini per far sentire la loro voce!
Il secondo giorno proseguiremo con un affondo sul tema di lavoro e impiego in compagnia di Costanza Hermanin: che genere di politiche servono all’Italia e all’Europa per migliorare la parità di genere nel mondo del lavoro? Quali altri aspetti del mondo dell’impiego hanno bisogno di riforme e innovazioni? Ne parleremo insieme immaginando anche di dare il nostro piccolo contributo alle future politiche pubbliche europee, riflettendo si come migliorare quelle attuali e proponendo nuove iniziative legislative dal basso.
Le proposte ideate in modo partecipato durante queste due giornate verranno caricate su una piattaforma e valutate da un gruppo di esperti. Una volta finalizzate, saranno pubblicate sulla piattaforma in modo accessibile a tutti e potranno essere votate.
I creatori delle proposte più votate saranno selezionati per vincere un viaggio di due giorni per partecipare all’evento finale del progetto!
Giorno 1 – Online
14.30 – Welcome e apertura lavori
15.00 – Come nasce una politica europea con Gianluca Sgueo
16.00 – Esercitazione
17.00 – Restituzione
17.30 – Chiusura Lavori
Giorno 2 – In presenza
9.30 – Saluti e caffè
9.45 – Apertura lavori
10.00 – Gioco di ruolo: Empaville Game
11.00 – A che punto siamo sulle politiche di genere nel mondo del lavoro con Costanza Hermanin
13.00 – Pausa Pranzo
14.00 – Esercitazione
15.00 – Definizione proposte di politiche pubbliche
17.00 – Caricamento delle proposte in Piattaforma online
18.00 – Saluti e Ringraziamenti
Il ciclo “Fatti sentire dall’Europa” si inserisce all’interno dei workshop del progetto NextGenU, sostenuto da Compagnia di San Paolo, e del progetto “Mix The Bubbles”, finanziato dalla Commissione Europea.
Giardini Luzzati, Genova
Gianluca Sgueo è Direttore dell’area istituzioni dell’Istituto per la competitività (I-COM), un think-tank con sedi a Roma e Bruxelles che promuove analisi sulla competitività e la regolazione dei mercati. È inoltre ricercatore associato presso il Center of Social Studies dell’Università di Coimbra. Insegna presso Sciences Po (Master Affaires Européennes) e la New York University di Firenze. E' coordinatore scientifico nei master su public affairs e corporate governance della Business School del Sole24Ore. Ha ricoperto numerosi incarichi nella pubblica amministrazione. Da novembre 2011 a aprile 2013 ha rivestito l’incarico di Coordinatore dell’Ufficio stampa e del Portavoce della Presidenza del Consiglio dei Ministri. È autore di numerose pubblicazioni, in italiano e inglese, sulla democrazia, tecnologie digitali e lobbying
È un'attivista politica pro-europea e una professionista con esperienza come funzionario pubblico, think tanker e avvocato, docente e leader di partito. Nel corso della sua carriera ha lavorato sia per organizzazioni governative che non governative. Il suo lavoro e la sua ricerca si sono focalizzati in particolare su l'uguaglianza di razza e di genere, la migrazione e le istituzioni e le politiche dell'Unione europea. Costanza ha conseguito un master presso SciencesPo a Parigi e un dottorato presso l'European University Institute. È stata una Fulbright Research Scholar alla Columbia Law School e alla UC Berkeley, e ha insegnato in vari istituti, tra cui College of Europe, SciencesPo, LUISS e John Cabot University. Il suo lavoro si concentra sull'aumento della partecipazione e dell'impatto delle donne in politica, con un focus sulle donne delle minoranze etniche, sulla base della sua esperienza come creatrice della prima scuola per l'empowerment politico delle donne in Italia, #PrimeDonne.
Unione Europea e policy: come funziona?
Con Gianluca Sgueo
Evento gratuito
I-Com e New York University (Firenze)
Parleremo assieme di come funzionano le norme dell'Unione Europea e di come ideare, scrivere e intervenire sui processi legislativi in corso. Rifletteremo prima di tutto sul perché è importante partecipare, per poi capire chi sono i portatori d'interesse chiave e come contattarli.
Che genere di lavoro vogliamo in Europa?
Con Costanza Hermanin
Evento gratuito
European University Institute
La prima tranche di fondi del Recovery Plan è finalmente arrivata e l’esecutivo di Bruxelles ha invitato l’Italia a tenere presente, nell’investire i fondi, un obiettivo in particolare: accrescere la parità di genere nel mondo del lavoro. Bruxelles sa che la sottoccupazione femminile costa all’Europa 360 miliardi di euro l’anno, ossia mezzo Next Generation EU, e la pandemia non ha fatto che aggravare questo dato (il calo del tasso d’occupazione delle donne italiane è dell’1,5% dal 2020, in mezzo milione hanno perso il lavoro). L'Italia ha il terzultimo posto in Europa per tasso d’impiego femminile: più di una donna su due non lavora e lo scarto tra uomini e donne che lavorano è quasi del venti per cento: 48,5 contro 67,5% (i tassi europei sono rispettivamente 66% e 78%). Banca d’Italia ha stimato che se colmassimo solo metà del nostro scarto e raggiungessimo lo scarto medio europeo il PIL Italiano crescerebbe del 7%. Che genere di politiche servono quindi all’Italia e all'Europa per migliorare la parità di genere nel mondo del lavoro? Quali altri aspetti del mondo dell’impiego hanno bisogno di riforme e innovazioni?