fbpx
Dona

22 Maggio 2024

EmailTwitterFacebookWhatsApp

La libertà di stampa non è una priorità del governo italiano

Nessun rappresentante del governo italiano ha incontrato il consorzio europeo Media Freedom Rapid Response (MFRR), in missione in Italia il 16 e 17 maggio per verificare lo stato della libertà di stampa nel nostro Paese. Il consorzio MFRR ha deciso di anticipare di ben 5 mesi la missione italiana a causa delle continue segnalazioni di pressioni e interferenze nel panorama mediatico nazionale. 

di Bianca Dominante

Ricevi tutti gli aggiornamenti per il diritto all'informazione

Nome

Cognome

Email

Aderendo alla nostra iniziativa acconsenti a ricevere via email informazioni in linea con i tuoi interessi su questa e altre iniziative di The Good Lobby Italia. Tuteliamo la tua privacy. Puoi disiscriverti in ogni momento.

Nonostante a livello europeo siano state introdotte una serie di nuove norme che dovrebbero garantire la libertà di stampa e le giuste tutele a professionisti e professioniste dell’informazione, ovvero la direttiva anti-SLAPP (le querele temerarie che colpiscono giornalisti e attivisti), e lo European Media Freedom Act, il nostro Paese, purtroppo, sembra aver deliberatamente deciso di ignorare queste leggi e di andare nella direzione opposta. 

Al centro della missione tre questioni principali: l’ingerenza politica nei media del servizio pubblico (che ha portato allo sciopero dei giornalisti USIGRai); la vendita dell’agenzia di stampa Agi al deputato leghista Antonio Angelucci, già proprietario di altre testate giornalistiche; e la necessità di riformare le leggi penali sulla diffamazione, dato il preoccupante aumento delle querele bavaglio contro i giornalisti. 

Il rifiuto dell’esecutivo di incontrare i rappresentanti del consorzio conferma i nostri timori: proteggere la libertà di stampa e di espressione non è una priorità per l’attuale governo. Per questo il nostro lavoro e quello della Coalizione europea contro le SLAPP è oggi cruciale. Continueremo a vigilare sulle “condizioni di salute” della stampa italiana e fare pressioni sulla politica affinché le norme europee vengano recepite il prima possibile e integrate da leggi nazionali quando necessario. Un’informazione libera e indipendente è un diritto che va difeso a ogni costo! 

FIRMA LA PETIZIONE