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The Good Lobby – Il libro

Come partecipare in maniera efficace alla vita politica del tuo paese? Diventando un cittadino-lobbista!

Questo libro propone una strategia in 10 passi per nuova generazione di attivisti e di cittadini desiderosi di cambiare in meglio le comunità in cui vivono e tenere in vita la nostra democrazia.

L’autore racconta le storie di chi si è impegnato in attività di lobbying per difendere il bene comune, sfidando l’uso dei dati personali di Facebook, chiedendo l’abolizione degli addebiti sulle chiamate in roaming all’interno dell’UE o in altri modi innovativi. 

Non solo: mostra come anche tu potresti impegnarti per proteggere l’interesse pubblico. Prova il lobbying civico come forma innovativa di cittadinanza attiva!

Questo libro è il risultato dell’esperienza e della ricerca di Alberto Alemanno, fondatore di The Good Lobby, attivista civico, avvocato per l’interesse pubblico e professore di legge dell’Unione Europea presso l’università HEC di Parigi. Coinvolto in dozzine di campagne transnazionali, Alberto è impegnato a connettere la ricerca accademica all’azione politica oltre che a formare le nuove generazioni.

Viviamo in un periodo di crescente disaffezione nei confronti della politica e delle istituzioni: la partecipazione al voto è sempre più in calo e alcuni partiti invocano la democrazia diretta. 

Allo stesso tempo, la rivoluzione dell’informazione e quella digitale stanno aprendo la strada a nuovi strumenti e metodi per influenzare i processi decisionali.

C’è un bisogno crescente di alternative e di modalità di partecipazione non convenzionali capaci di riconnettere i cittadini con i politici e i decisori.

E noi, cosa possiamo fare nello specifico?

I principali modi in cui possiamo partecipare al processo democratico sono votare o candidarci alle elezioni. Esiste però un altro modo, molto meno noto, per incidere sulla sfera pubblica e realizzare cambiamenti politici: il lobbying

Si tratta di una parte integrante delle nostre democrazie, un’attività legittima con cui diversi gruppi di interesse cercando di influenzare le decisioni prese dalla classe politica. Contrariamente a quanto si pensa, il lobbying non è buono o cattivo di per sé: può essere entrambi, dipende da come viene fatto!

Grazie alla crescente apertura del processo politico, fare lobbying non è più una prerogativa esclusiva delle grandi aziende e piccoli gruppi con legami politici privilegiati. Cittadini, società civile, organizzazioni del no profit e ONG, possono impegnarsi a fare lobbying per il bene comune.

Abbiamo quindi bisogno di più lobbying ma diverso: un lobbying dei cittadini e per i cittadini.