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La legge sul lobbying secondo i lobbisti

La politica si muova, serve subito una legge sul lobbying che regolamenti i rapporti con i decisori pubblici! A dirlo, un’indagine di The Good Lobby condotta tra i professionisti delle relazioni istituzionali che vorrebbero incidere di più (e ad armi pari) sulle scelte politiche.

 

Oggi i lobbisti e i professionisti delle relazioni istituzionali lo considerano un provvedimento più urgente che mai, come svela una nuova indagine realizzata da The Good Lobby in collaborazione con la Queen’s University di Belfast. Il 75% del campione, infatti, si è dichiarato a favore di una legge sull’attività di lobbying, contro l’8% di contrari e il 17% di indifferenti. 

L’indagine, somministrata ad aziende private, a gruppi professionali e sindacali, ad associazioni di categoria, società di consulenza, think tank e organizzazioni del terzo settore, conferma che l’interazione con le istituzioni è cruciale, infatti la maggior parte dedica personale ad hoc per rappresentare i propri interessi alla politica. La maggioranza di chi ha risposto al sondaggio vorrebbe meccanismi per migliorare l’accesso alle decisioni pubbliche che, in assenza di procedure chiare e codificate, tende a penalizzare tutti quegli attori che non vantino rapporti privilegiati (talvolta anche patologici, come gli scandali di questi giorni ci insegnano) con la politica. E non va dimenticato che per l’84% del campione, una legge sul lobbying contribuirebbe a ridurre i rischi di corruzione.

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