28 Giugno 2021
Jonathan A.
1 giorni fa
donatella c.
1 giorni fa
Paola M.
1 giorni fa
Dopo un lunghissimo periodo di indagini, ieri la Guardia di Finanza ha arrestato 16 persone tra Roma, Novara, Trento, Pisa, Cagliari, Foggia e Catanzaro, mentre altre 20 risultano in stato di fermo per concorso esterno in associazione mafiosa, traffico di influenze illecite e corruzione. La maxi operazione denominata “Doccia Verde” ha scovato una rete criminale di imprenditori nel campo dell’edilizia e dei rifiuti collusa con amministratori locali e addirittura funzionari governativi.
A innescare i sospetti è stata la segnalazione di Giorgia Fischietto, una funzionaria del Ministero della Transizione Ecologica (MITE), che diversi anni fa si era accorta di documenti falsificati e di strani movimenti e incontri. Per molto tempo l’identità della donna è stata tutelata dalla normativa sul whistleblowing in quanto segnalante e solo di recente la sua identità è stata resa nota.
“Ho deciso di metterci la faccia anche per ispirare altre persone che vorrebbero segnalare casi illeciti ma non hanno il coraggio” ha dichiarato la Fischietto appena uscita dalla Procura romana.
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