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20 Aprile 2021

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Chi ha visto il Recovery Plan?

Manca pochissimo alla consegna del Recovery Plan alla Commissione Europea, prevista per il 30 aprile. Eppure il testo di questo documento strategico così fondamentale per il futuro del Paese rimane segreto.

di The Good Lobby

Le organizzazioni della società civile non sono state coinvolte adeguatamente nella sua stesura. A questa grave mancanza ora si aggiunge anche quella di non potere verificare che il Piano contenga almeno le richieste di chi, come noi, chiede che al suo interno siano previsti di dati, strumenti e azioni di monitoraggio civico.

Il tempo stringe e per questo motivo assieme a Libera, Transparency International Italia, Lipu, Cittadinanzattiva, Cittadini reattivi, Re-Act, Fondazione Etica abbiamo scritto ai Ministri Franco, Giovannini, Colao, Cingolani e al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Garofoli per chiedere di pubblicare con urgenza le bozze del piano.

E’ un atto dovuto di trasparenza nei confronti dei cittadini e della società civile organizzata.
Ecco il testo della lettera che abbiamo inviato

Gentile Ministro,

scriviamo a nome delle 34 associazioni promotrici dell’appello “Ripartenza a porte aperte” e di tutte le organizzazioni a essa aderenti. Stiamo da tempo chiedendo che venga riconosciuto il nostro diritto di sapere, monitorare e a partecipare al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), nelle forme riportante nel portale della campagna.

A pochi giorni dalla data che sancisce l’obbligo di consegna di Piano definitivo a Bruxelles e in previsione di una spesa pari a 220 miliardi di euro di risorse comunitarie e nazionali, ci è ancora impossibile pronunciarci sui contenuti del PNRR perché l’ultima bozza non è stata resa disponibile. 

Ciò non solo rende impossibile sapere se le nostre richieste siano state accolte, ma la mancata condivisione del Piano genera un preoccupante vulnus di trasparenza, di democrazia e di confronto pubblico che non possiamo in nessun modo permetterci.

Il nostro auspicio è che Lei faccia sua la nostra preoccupazione, a maggior ragione dopo che la crisi pandemica richiederà uno sforzo in più di collaborazione tra Istituzioni e società civile per ripartire efficacemente.

Ci aiuti a fare in modo che quanto prima venga messa online una bozza di Plan e che si riconosca la necessità di previsione di dati, strumenti e azioni di monitoraggio civico di quanto in esso contenuto.

Il tempo è poco.

Con i migliori saluti