The Good Lobby lancia oggi la nuova campagna “Fuori Programma”: una raccolta di 27 proposte politiche da parte di movimenti, gruppi civici, organizzazioni della società civile, che non hanno trovato spazio nel dibattito pubblico e soprattutto nei programmi elettorali dei partiti in questa campagna elettorale.
Cambiamento climatico, inclusione sociale, diritti digitali, diritti delle nuove generazioni e delle comunità di origine straniera, parità di genere, trasparenza, salute della comunità: sono temi cruciali per definire insieme le priorità di un Paese che nei prossimi mesi dovrà affrontare prove molto complicate. Eppure non se ne parla.
“Le elezioni convocate in fretta e furia non possono essere una scusa per giustificare lo scarso confronto dei partiti con la società civile e le sue molteplici istanze. – dichiara Federico Anghelé, direttore di The Good Lobby – Proprio perché il tempo per prepararsi alla tornata elettorale è stato poco, le forze politiche avrebbero potuto affidarsi ai movimenti dal basso, alle organizzazioni non profit, ai gruppi della società civile che posseggono intelligenze, competenze, visioni a lungo termine. E che rappresentano la linfa vitale del nostro Paese, un vero serbatoio di capacità e di impegno”.
“Fuori Programma” intende quindi essere una raccolta di proposte dal basso che si pone diversi obiettivi. Innanzitutto vogliamo far conoscere ai tantissimi elettori insoddisfatti, che forse diserteranno le urne, le proposte concrete provenienti dalle realtà aderenti all’iniziativa, tra cui Lipu, Repubblica degli stagisti, South Working, Essere Animali, Arcigay.
Sono istanze che rispondono alle loro preoccupazioni e aspettative, dal salario minimo alle cure psicologiche per chi ne ha bisogno, passando dal diritto di voto per i 5 milioni di fuori sede. Fuori Programma le presenterà non solo all’opinione pubblica ma anche alle segreterie dei partiti e ai candidati alle elezioni.
Infine, anche grazie a una petizione e alla possibilità che i cittadini avranno di rilanciare le proposte, faremo pressione affinché il prossimo Parlamento faccia sue le aspettative della società civile.
“Se i cittadini si sentono sempre meno rappresentati dai partiti e se a disertare le urne sono soprattutto i giovani, le persone a reddito basso (secondo Techné, solo il 28% di loro ha votato alle ultime elezioni), e gli italiani del Sud, il nostro intento è quello di portare alla politica le proposte di movimenti, organizzazioni e gruppi che rappresentano davvero gli interessi generali. Viviamo in un Paese che conta quasi 6 milioni di persone impegnate nel volontariato e nel Terzo settore. È ora che la società civile faccia politica, nel senso più nobile del termine, attraverso proposte in grado di migliorare la vita di ciascuno di noi”, prosegue Federico Anghelé, direttore di The Good Lobby.
La campagna “Fuori Programma” – che si arricchirà di nuove proposte nei prossimi giorni – non si concluderà il 25 settembre, ma proseguirà una volte insediate le Camere e formato il nuovo governo: l’obiettivo è di portare la voce e le istanze della società civile nella discussione politica, affinché le competenze e l’intelligenza di chi rappresenta milioni di italiani vengano non solo valorizzate ma possano concretamente partecipare a risolvere tanti dei problemi che affliggono il nostro Paese.
Hanno fino ad ora aderito a “Fuori Programma”:
Campagna Abiti Puliti, Animal Law, Arcigay, CILD – Coalizione Italiana libertà e diritti civili, Cittadinanzattiva, Cittadini per l’aria, CIWF, Danish Refugee Council, Essere animali, Eufemia, Eumans, Forum Droghe, Invisibili in Movimento, ISDE, Italiani senza cittadinanza, La società della ragione, LAV, LIPU, Period ThinkTank, Privacy Network, Pro natura, Repubblica degli stagisti, Rethinking climate, South Working, Yezers
LINK UTILI:
PETIZIONE E CAMPAGNA:
PLAYLIST YOUTUBE CON TUTTE LE PROPOSTE: