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16 Luglio 2020

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Interferenze della presidente Von der Leyen nelle elezioni in Croazia: violato il codice di condotta

The Good Lobby ha presentato un reclamo al mediatore europeo nei confronti della presidente della Commissione UE Ursula Von der Leyen per aver interferito nelle elezioni politiche in Croazia violando il codice di condotta dei commissari UE.

di The Good Lobby

AGGIORNAMENTO | 15 luglio

La Mediatrice dell’UE ha stabilito martedì 14 luglio che le preoccupazioni da noi sollevate circa il coinvolgimento della Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in un video a sostegno del partito del Primo Ministro Andrej Plenković, l’Unione Democratica Croata, erano “fondate”.

La Mediatrice, Emily O’Reilly, si è astenuta dall’avviare un’indagine. Tuttavia, per affrontare le “carenze” del codice di condotta, il nostro reclamo sarà presentato alla Commissione e al Parlamento europeo affinché le criticità che abbiamo sollevato siano prese “in considerazione nel valutare le possibili misure da adottare.”. Qui potete trovare il testo integrale della “Lettera alla Commissione europea sulle dichiarazioni del suo Presidente e del suo Vicepresidente per la Democrazia e la Demografia in vista delle elezioni croate”.

Il reclamo che abbiamo presentato sarà anche sottoposto alla Commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento europeo, dato che al Parlamento “è stato chiesto di esprimere il suo parere sull’attuale versione del Codice”.

IL RECLAMO

A far partire il reclamo è stato uno spot elettorale lanciato dal partito politico croato HDZ (Unione Democratica Croata), in vista delle elezioni politiche di domenica 5 luglio, in cui comparivano alcuni esponenti di spicco del Partito Popolare Europeo, tra cui la Presidente Ursula Von der Leyen.

In base al codice di condotta in vigore nell’UE, i Commissari devono astenersi dal fare dichiarazioni pubbliche o interventi a nome di qualsiasi partito politico – di cui sono membri – a meno che non chiedano l’esplicita autorizzazione al Presidente della Commissione UE(!). La ratio di tale divieto è quella di prevenire il conflitto di interessi tra gli alleati politici nazionali che sostengono il commissario e il suo dovere di far rispettare gli obblighi dell’UE nei confronti degli Stati membri. E va proprio in questa direzione l’interrogativo sollevato dal fondatore di The Good Lobby, Alberto Alemanno: “Come ci si può ancora fidare della Commissione Ue quando la sua decisione di perseguire o meno uno Stato membro è guidata dalla politica e non solo dal raggiungimento dell’interesse comune dell’UE” e aggiunge: “Come sarà percepita la Commissione Ue – e l’intero progetto Ue – dal partito di opposizione in Croazia?

il video a sostegno dell’Unione Democratica Croata in cui compare la presidente Von der Leyen

Il portavoce capo della Commissione Ue ha bollato l’appoggio politico della von der Leyen al partito croato come “opinione personale”. Ma questo tentativo appare assai discutibile, in quanto il messaggio video è stato registrato e diffuso dall’ufficio di Ursula von der Leyen, utilizzando il suo titolo istituzionale e il set da cui la Presidente della Commissione parla di solito ai cittadini dell’UE.

Questo infelice episodio, senza precedenti, svela i limiti strutturali del sistema di supervisione della Commissione Europea, recentemente riformato, che sarebbe volto a garantire il rispetto del Codice di condotta dei Commissari dell’Unione Europea. Il sistema non è né indipendente (rispettarlo dipende esclusivamente dalla volontà del Presidente stesso) né autonomo (il suo Comitato Etico Indipendente non ha poteri di iniziativa autonoma) e non prevede la possibilità di una sospensione temporanea dell’azione o dell’omissione “eticamente scorretta”, nemmeno quando il danno è immediato e irreversibile, come nelle circostanze attuali.

La mossa croata di Von der Leyen contribuisce a supportare la richiesta di istituire un organismo etico indipendente dell’UE, come aveva originariamente promesso la stessa presidente della Commissione Europea  al momento della sua entrata in carica nel 2019. 

il testo completo della denuncia (in inglese) è disponibile qui sotto.

Reclamo The Good Lobby vs Commissione UE