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Fermiamo l’evasione e l’elusione fiscale

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L'evasione è un furto: fermiamola adesso

diretta al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti

Petizione di

Organizzazione non profit

Per riprenderci dalla grave crisi economica causata dalla pandemia dobbiamo combattere l’evasione fiscale, il riciclaggio di denaro, e l’elusione fiscale. Dobbiamo impedire la concorrenza sleale all’interno dell’Unione Europea e le manovre illecite della criminalità organizzata. Firma per un’economia che premia i più onesti e capaci e non i più furbi o addirittura i criminali!

Come possiamo rialzarci dalla gravissima crisi causata dal Covid senza affrontare seriamente il problema dell’evasione e dell’elusione fiscale?

L’Italia è fra i Paesi europei che evade di più e punisce di meno. 

I dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze sono allarmanti: nel 2019  l’evasione fiscale ammonta a quasi 99 miliardi

In più, ogni anno, sono oltre 17 miliardi i profitti realizzati da aziende multinazionali in Italia che vengono trasferiti verso paradisi fiscali all’interno della stessa Unione Europea. Nel solo 2018, 2 milioni di cittadini italiani hanno depositato 190 miliardi in conti correnti esteri.

Siamo sicuri che abbiano tutti pagato le tasse in Italia?  L’Agenzia delle Entrate dovrà accertarli uno per uno (ma è sotto organico da anni). 

E’ evidente che cifre di questo tipo parlano di un’evasione sistemica, di grandi evasori e non semplicemente del disagio di chi evade per “tirare a campare”.

Pensate a quanti investimenti si potrebbero fare con questi soldi, considerando che l’intera spesa pubblica per i servizi come sanità, istruzione, difesa, ordine pubblico, affari economici, servizi generali, protezione sociale vale 335 miliardi

Tutti servizi che gli evasori non pagano, gravando sulle tasche degli altri. Servizi che ora, come non mai, abbiamo bisogno di fare funzionare al meglio per consentire a tutti, senza distinzioni, una vita dignitosa.

Come se non bastasse, l’evasione è anche un mezzo per reintrodurre nel circuito economico somme ottenute attraverso operazioni di riciclaggio, spesso effettuate  dalla criminalità organizzata per “ripulire” proventi da attività illecite.

Alzare nuovamente il tetto all’utilizzo del contante, ora a 5.000 euro, come deciso dal Governo Meloni nella legge di bilancio, è un regalo all’economia sommersa, a cui le mafie contribuiscono in maniera sostanziale. Uno studio del 2021 della Uif, l’unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia che si occupa di riciclaggio e finanziamento al terrorismo, dimostra l’esistenza di un nesso di causalità fra movimentazione del contante e sommerso.  Infatti, secondo la ricerca “Pecunia Olet”,  l’economia sommersa è cresciuta anche a seguito dell’innalzamento della soglia di uso del contante da 1.000 a 3.000 euro, in vigore dal 2016 al 2020, con l’obiettivo di sostenere la domanda.

È urgente intervenire per contrastare l’evasione e dare un futuro al nostro Paese, colpito da una delle crisi più gravi della storia ed impedire che il Governo compia scelte avventate.

Unisciti a noi e chiedi a Governo e Parlamento di:

    • tornare sui propri passi e riportare presto il tetto del contante da 5.000 euro a 1000, come previsto dalla precedente normativa in materia: dobbiamo combattere l’economia sommersa e il riciclaggio di denaro della criminalità organizzata;
    • dotare di personale adeguato l’Agenzia delle Entrate: servono più risorse umane e con competenze adatte, specialmente di analisi statistica, in modo da potere individuare i casi a rischio e usare i dati in modo preventivo, anziché per casi individuali e in una logica di mero accertamento, come avvenuto finora
    • prevedere un sistema di controlli efficace, perché la tracciabilità dei pagamenti è infatti solo il primo passo. Senza un reale monitoraggio individuare gli evasori è molto complesso: è necessario assicurarsi che l’Agenzia delle Entrate possa utilizzare i dati fiscali efficacemente. 
    • abbattere le commissioni bancarie sui pagamenti con carte digitali per disincentivare l’uso del contante e mettere i commercianti – specialmente i piccoli e medi – nelle condizioni di accettare i pagamenti elettronici senza risentirne economicamente. Limitare l’uso del contante servirebbe inoltre per colpire duramente le mafie, come evidenziato dal  procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho
    • individuare misure repressive veramente efficaci, come ad esempio la confisca dei beni, che può fungere da vero deterrente per i potenziali evasori e introdurre sanzioni per chi si rifiuta di usare il Pos;
    • formare un fronte compatto con gli altri Stati europei come Francia e Danimarca intenzionati a combattere la concorrenza fiscale di Paesi a tassazione aggressiva quali Olanda, Lussemburgo e Irlanda. I paradisi fiscali all’interno dell’Unione Europea vanno aboliti: bisogna impedire pratiche di concorrenza sleale e l’elusione fiscale.

Vogliamo che l’Italia finalmente si impegni per contrastare un fenomeno che sta affossando il nostro Paese e compromettendo le possibilità e le speranze di crescita per tanti giovani che si trovano costretti a emigrare in altri Paesi dove l’economia premia i più onesti e capaci e non i più furbi o addirittura i criminali.

Firma per chiedere a Governo e Parlamento di impegnarsi a contrastare evasione e riciclaggio con misure davvero efficaci!

FIRMA LA PETIZIONE