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27 Gennaio 2020

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Come si fa una richiesta FOIA?

Facili linee guida che ti aiuteranno a inviare la tua richiesta di accesso FOIA ai dati della Pubblica amministrazione

di The Good Lobby

Grazie al Freedom of Information Act (o FOIA) oggi la Pubblica amministrazione ha l’obbligo di fornire ai cittadini tutte le informazione prodotte e posseduta dall’ente pubblico, purché queste non ostacolino la sicurezza nazionale o violino la privacy. Secondo i principi del FOIA dunque, la trasparenza è la norma e la segretezza l’eccezione. 

In Italia i cittadini non godono di questo diritto da sempre: solo dal 2016 è in vigore il Freedom of Information Act italiano, frutto di una campagna realizzata dalla coalizione Foia4Italy, che in oltre due anni è riuscita a far diventare legge una richiesta di trasparenza sottoscritta da oltre 88.000 cittadini.

Non sai come fare la tua prima richiesta FOIA?

Abbiamo preparato un template standard e delle brevissime linee guida che ti aiuteranno a realizzare e inviare la tua prima richiesta.

Scarica il modello per presentare un’istanza:
» Formato Microsoft Word (.docx)
» Formato OpenDocument (.odt)
» Apri con Google Docs

1. Cos’è il FOIA?

Il Freedom of Information Act (o FOIA) è la norma che regola in oltre 90 paesi del mondo il diritto di accesso ai dati detenuti dalle pubbliche amministrazioni.

In base al FOIA i cittadini hanno diritto a chiedere ogni tipo di informazione prodotta e posseduta da qualsiasi Pubblica amministrazione o ente pubblico, purché queste non ostacolino la sicurezza nazionale o violino la privacy.

Oggi quindi la Pubblica amministrazione ha l’obbligo di fornire tali informazioni perché in tutti i paesi in cui vige il Freedom of Information Act la trasparenza è la norma e la segretezza l’eccezione. 

  • Tutti i cittadini hanno diritto di fare una richiesta FOIA senza l’obbligo di motivarla.
  • Devi solo sapere cosa stai cercando, ma non devi indicare dove si trova il dato o l’informazione che vuoi ottenere. È la pubblica amministrazione a doverlo trovare per te.
  • Non devi sborsare un euro in più del costo effettivamente sostenuto e documentato dall’amministrazione per la riproduzione su supporti materiali (stampa, fotocopie, etc).

2. Che tipo di informazioni puoi richiedere?

Come specificato dall’Autorità nazionale anticorruzione nelle sue linee guida, con una richiesta FOIA si possono richiedere anche tutti quei dati e documenti che non devono essere già obbligatoriamente pubblicati nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito dell’ente pubblico. Largo alla fantasia dunque!

È importante però sapere che è necessario identificare i dati, le informazioni o i documenti che si desidera richiedere, con quanto più dettaglio possibile. Questo comporta che eventuali richieste di accesso possano essere ritenute inammissibili dalla pubblica amministrazione laddove l’oggetto della richiesta sia troppo vago da non permettere di identificare la documentazione richiesta.

3. Ci sono eccezioni?

In effetti sì. Le informazioni relative ad alcune tematiche particolarmente delicate ai fini della sicurezza nazionale e della privacy non possono essere oggetto di richieste attraverso il Freedom of Information Act.

Nello specifico, nel caso di segreto di Stato o divieto di divulgazione la PA è obbligata a respingere le richieste FOIA.

Invece può decidere di negare l’accesso (valutando caso per caso), nell’evenienza in cui la richiesta FOIA riguardi:

  • la sicurezza pubblica e l’ordine pubblico;
  • la sicurezza nazionale;
  • la difesa e le questioni militari;
  • le relazioni internazionali;
  • la politica e la stabilità finanziaria ed economica dello Stato;
  • la conduzione di indagini sui reati e il loro perseguimento;
  • il regolare svolgimento di attività ispettive.

Inoltre la pubblica amministrazione può rifiutare l’accesso alle informazioni se risulta necessario per tutelare alcuni interessi privati, come:

  • protezione dei dati personali;
  • libertà e segretezza della corrispondenza;
  • interessi economici e commerciali di una persona fisica o giuridica, ivi compresi proprietà intellettuale, diritto d’autore e segreti commerciali.

4. A chi posso mandare la mia richiesta FOIA?

Prenditi del tempo per identificare con cura il soggetto più corretto a cui inviare la tua richiesta; è un ottimo modo per aumentare le probabilità di ricevere una risposta rapida ed esauriente.

Il Freedom of Information Act prevede che tu possa mandare le tue richieste a:

  • pubbliche amministrazioni;
  • enti pubblici economici;
  • ordini professionali;
  • società in controllo pubblico e altri enti di diritto privato assimilati;
  • società in partecipazione pubblica e altri enti di diritto privato assimilati;
  • associazioni, fondazioni e enti di diritto privato, anche privi di personalità giuridica, con bilancio superiore a 500 mila euro, che esercitano funzioni amministrative, attività di produzione di beni e servizi a favore delle amministrazioni pubbliche o di gestione di servizi pubblici.

E nello specifico, indirizzarle ad uno di questi tre soggetti:

  • l’ufficio che detiene i dati, le informazioni o i documenti, oggetto dell’accesso;
  • l’Ufficio relazioni con il pubblico;
  • un altro ufficio indicato dall’amministrazione nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito web istituzionale.

5. Che cosa ti serve per mandare la richiesta?

È possibile avanzare la nostra richiesta FOIA per via digitale o per via cartacea.

Per quanto riguarda la via telematica, ti basterà usare una semplice email allegando una copia del documento d’identità.

In caso di richiesta cartacea, la richiesta FOIA può essere presentata alla pubblica amministrazione anche a mezzo posta, fax o direttamente presso gli uffici indicati al punto 3 di questa pagina.

Quando non hai sottoscritto la richiesta in presenza del dipendente addetto, devi inviarla sottoscritta con in allegato la copia fotostatica non autenticata di un documento di identità del sottoscrittore. 

6. In che formato richiedere le informazioni?

Altrettanto importante è comprendere e specificare in che formato ti servono i dati oggetto della tua richiesta. Va da sé che questo dipende principalmente dall’utilizzo che ne vuoi fare. Se infatti ti servono informazioni statistiche e numeriche per l’elaborazione di infografiche, forse un formato “open” come il .csv potrebbe risultare più utile al tuo scopo.

Se invece hai semplicemente necessità di consultare e diffondere un documento, il più classico .pdf andrà benissimo.

Mi raccomando, non dimenticarti di chiarirlo esplicitamente! 

7. OK, hai inviato. E ora cosa succede?

Dal momento della ricezione della tua richiesta FOIA, la pubblica amministrazione ha 30 giorni di tempo per risponderti, o con un parere positivo (quindi una risposta alla tua richiesta di dati) oppure con un parere negativo (diniego).

NB: In caso di rifiuto la pubblica amministrazione è tenuta a darti un adeguata motivazione.

Nel caso in cui però la PA non rispondesse nei 30 giorni (intanto faccelo sapere, scrivendo a info@thegoodlobby.it) puoi chiedere un riesame al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza dell’ente a cui ti sei rivolto, che decide con provvedimento motivato, entro il termine di 20 giorni.

Nel caso si tratti di un’amministrazione regionale o di un ente locale, hai la possibilità anche di presentare ricorso al difensore civico competente per ambito territoriale. In tal caso, il ricorso deve comunque essere notificato anche all’amministrazione interessata. È previsto che il difensore civico si pronunci entro 30 giorni.

Esiste poi un’ultima strada da percorrere se si decidesse di impugnare la decisione dell’amministrazione competente, che è quella di rivolgersi al TAR (Tribunale amministrativo regionale). Quest’ultima opzione è quella certamente più onerosa in termini di tempi e costi.