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9 Novembre 2020

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Soldi in America, premi in Europa, sanzioni in Italia

Cosa si muove intorno al whistleblowing

di Priscilla Robledo

Il 22 ottobre la Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense ha annunciato che corrisponderà a un/a whistleblower (la cui identità non è stata rivelata) una ricompensa di 114 milioni di dollari: è la ricompensa più alta di sempre (la seconda più alta ammonta a 50 milioni di dollari, erogata a giugno 2020).

In base alle norme SEC, non solo non possiamo sapere l’identità del/la whistleblower che ha permesso l’avvio delle indagini, ma non possiamo nemmeno sapere di che caso si è trattato. Quello che sappiamo è che la decisione della SEC si è basata sulla considerazione che “ Il/la whistleblower in questione si è comportato in modo straordinario” come ha affermato Jane Norberg, responsabile dell’ufficio whistleblowing della SEC. “Dopo avere ripetutamente segnalato gli illeciti internamente, e nonostante le difficoltà personali e professionali, il/la whistleblower ha denunciato questi illeciti alla SEC ed altre agenzie competenti, e nel corso dell’istruttoria ha fornito un’assistenza costante, che si è rivelata cruciale per il successo dell’intera indagine.” 

A differenza di quanto previsto sia nell’ordinamento italiano sia dalla direttiva europea, i/le whistleblower che denunciano fatti potenzialmente illeciti alla SEC statunitense  (quindi non tutti i casi di whistleblowing) in modo volontario, tempestivo e credibile e la cui denuncia porta ad una azione punitiva efficace hanno diritto ad una ricompensa. La SEC ha di recente modificato il regolamento sulle ricompense, con il risultato che attualmente vengono calcolate fra il 10 e il 30 per cento del valore complessivo della somma che la SEC ha potuto recuperare grazie alla denuncia del/la whistleblower, quando la sanzione a carico degli autori degli illeciti è superiore a 1 milione di dollari.  

Nel corso del 2020, la SEC ha emesso ricompense a 39 individui per un totale di 175 milioni di dollari. Da quando è iniziato il programma delle ricompense, nel 2012, in seguito all’entrata in vigore della normativa Dodd Frank, un totale di 108 whistleblower ha ricevuto ricompense per un ammontare complessivo di 676 milioni di dollari. La SEC ha dichiarato più volte che i soldi impiegati per le ricompense non provengono dal mercato azionario: il fondo è finanziato interamente dalle sanzioni pagate dagli autori di illeciti. 

Europa 

Da questa parte dell’Atlantico, invece, i riconoscimenti attualmente previsti per i whistleblower sono solo simbolici o circoscritti alle protezioni legali contro le discriminazioni, che la direttiva che entrerà in vigore il prossimo anno estenderà a tutto il territorio dell’Unione). 

Il 15 ottobre si è celebrata la cerimonia del premio “Diritto all’informazione” istituito dal gruppo europarlamentare GUE/NGL (Verdi-Sinistra) in memoria della giornalista investigativa maltese Daphne Caruana Galizia. A ricevere il premio quest’anno sono stati: la ex funzionaria dell’intelligence dell’esercito americano Chelsea Manning, per avere esposto alcuni comportamenti dell’esercito americano in Iraq, lesivi dei diritti umani e dei civili; il gruppo di giornalismo Correctiv, per aver portato alla luce la più grande frode di banche e assicurazioni ai danni dell’erario di diversi paesi europei, il cosiddetto schema cum-ex; e i dipendenti della filiale greca dell’azienda farmaceutica Novartis, che hanno denunciato uno schema di tangenti ad opera della società in Grecia durato oltre un decennio. 

Italia

In Italia, sul finire dell’estate l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha emesso un nuovo regolamento che disciplina le sanzioni irrogabili sia ai colpevoli di comportamenti ritorsivi o discriminatori, sia all’ente, nel caso in cui non faccia seguire alla segnalazione interna un’adeguata istruttoria, oppure quando non mette a disposizione un canale di ricezione e gestione delle segnalazioni. 

Delle novità previste da questo regolamento, così come di alcuni altri aspetti pratici della gestione del whistleblowing come ad esempio le questioni di privacy, ne parleremo il 16 novembre nel nostro webinar Whistleblowing 2020 insieme alla consigliera di Anac Laura Valli. Altri relatori confermati sono l’avv. Gianluigi Marino, partner dello studio internazionale Osborne Clarke, e l’ing. Yvette Agostini della ong Hermes Center for Transparency and Digital Human Rights con la quale The Good Lobby Italia porta avanti il progetto EAT. La partecipazione al webinar è gratuita e tutti i dettagli e la procedura di iscrizione sono disponibili qui. 

Nulla invece sembra muoversi sul fronte del recepimento della direttiva europea 2019/1937 sulla protezione dei whistleblower. Il recepimento, di cui è incaricato il Ministero della Giustizia, dovrebbe concludersi entro la fine del 2021, ma anche a causa dell’emergenza covid, i lavori sono estremamente rallentati

Ciò ci preoccupa, anche perché mai come in questo momento, in cui in Italia arriveranno ingenti risorse pubbliche europee per far fronte all’emergenza covid, è importante facilitare le attività di whistleblowing garantendo protezioni certe ed efficaci. Le imprese italiane possono già adottare, in via sperimentale, strumenti di segnalazione come quello offerto dal progetto EAT. Nel frattempo noi continueremo il nostro lavoro di pressione sui rappresentanti istituzionali affinché si attivino a recepire la direttiva quanto prima, in modo da avere una legge efficace e contenente tutele forti ed estese.