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26 Ottobre 2022

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Governo Meloni: Ministri e conflitti di interessi

È stata svelata la squadra dei Ministri del nuovo Governo Meloni, ma sono subito saltati all’occhio alcuni ingombranti casi di conflitti d’interessi.

di Bianca Dominante

A guidare il dicastero del Turismo sarà Daniela Santanchè. Peccato si tratti della stessa Santanchè che gestisce, insieme al socio Flavio Briatore, il “Twiga”, lo stabilimento balneare a Marina di Pietrasanta, che paga un canone irrisorio di 17 mila euro l’anno e da cui secondo l’ultimo dato consultabile, che risale al 2019, frutta circa 4 milioni di euro. Proprietaria di uno stabilimento balneare, è a capo di un Ministero chiamato a regolamentare una volta per tutte il sistema delle concessioni balneari, compresa la sua, adeguandosi ai vincoli di liberalizzazioni imposti da una direttiva europea. Santanchè ha dichiarato di essere pronta a cedere le deleghe sulle spiagge, qualora Meloni decidesse di assegnarle a qualcun altro, ma manterrà le quote del Twiga perché ritiene di non essere in conflitto d’interessi in quanto non ha cariche e non siede nel consiglio di amministrazione.
E chi siamo noi per non crederle?

Guido Crosetto, co-fondatore di Fratelli d’Italia insieme a Meloni e La Russa, è il nuovo Ministro della Difesa. Ma Crosetto è anche presidente dell’Aiad, Federazione delle aziende italiane dell’aerospazio e della difesa aderente a Confindustria. Se è vero che ha dichiarato su Twitter che si dimetterà dalla carica di amministratore delle società private che occupava, è un dato di fatto che da titolare del dicastero della Difesa sarà il principale interlocutore dell’associazione che ha rappresentato fino ad oggi. Da Presidente, Crosetto ha avuto modo di farsi “molti amici” nell’associazione e nelle aziende che ne fanno parte. Per citarne uno, Carlo Festucci, segretario generale di Aiad che siede anche nel consiglio di amministrazione di una azienda che ha tra i soci, coincidenze, il figlio 25enne del co-fondatore di Fratelli d’Italia.
Alla faccia del conflitto d’interessi.

La nomina del nuovo Ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, ha già sollevato più di un dubbio per i suoi conflitti d’interessi. Anzitutto suo marito, Rosario De Luca, avvocato e consulente del lavoro, è stato membro del CDA dell’Inps; si è dimesso 5 giorni fa proprio per evitare imbarazzi alla moglie che, da Ministro dovrà vigilare anche sull’Istituto di previdenza.
Ma i conflitti di interessi non finiscono qui: consulente del lavoro da 28 anni e Presidente dell’Ordine dei consulenti dal 2005 (ora al termine del suo mandato per la nomina a Ministro), ha proposto di coinvolgere tra le agenzie chiamate a trovare un lavoro ai beneficiari del Reddito di Cittadinanza anche quelle private, e quindi gli stessi consulenti del lavoro. Finirà per favorire gli iscritti all’ente che lei stessa ha presieduto fino ad oggi?
Come se non bastasse, Calderone, già consigliera di amministrazione di Leonardo per 2 mandati (dal 2014 al 2020) è titolare di Cdl, società tra professionisti che fa consulenza alle imprese su licenziamenti, contenziosi e contrattualistica, fondata insieme a De Luca. Per la sua stretta vicinanza professionale con il mondo delle imprese, il rischio “conflitto d’interessi” è molto alto.
Insomma, cosa potrebbe mai andare storto?

Sarebbe comico, se non fosse tragico: garantire l’imparzialità e l’indipendenza dei nostri rappresentanti politici dovrebbe essere alla base di una società civile e democratica, ma in Italia manca una legge che affronti il conflitto di interessi.
Sostieni la nostra campagna contro il conflitto di interessi, pretendi che chiunque ricopra una carica pubblica lo faccia per l’interesse pubblico e non per quelli dell’azienda, degli amici, dei parenti, della corporazione o di qualche lobby. Serve una legge per stabilire chiaramente i casi in cui il Ministro, il membro del Parlamento, il consigliere regionale, l’assessore si deve astenere da votazioni o dal partecipare a processi decisionali, così come i casi di incompatibilità, quando gli interessi privati di un cittadino sono incompatibili con una funzione pubblica.
Firma la petizione per una legge sul conflitto di interessi!