Lorenzo Maria C.
20 min fa
Giovanni P.
2 ore, 51 min fa
Giorgia R.
4 ore, 16 min fa
Dopo la sperimentazione delle Europee dello scorso anno, il Governo ha deciso che per i Referendum su lavoro e cittadinanza, che si terranno l’8 e 9 giugno prossimi, potranno votare a distanza tutte e tutti coloro che vivono fuori sede. Questa volta, però, c’è una bella novità per cui ci siamo battuti a lungo: oltre alle studentesse e agli studenti, potranno votare a distanza anche coloro che vivono lontani dal luogo di residenza per motivi di lavoro o di cura.
Ma l’Italia, si sa, sguazza nella burocrazia; perciò anche stavolta ci saranno criteri precisi e una procedura un po’ macchinosa da seguire per poter esercitare a distanza il proprio diritto di voto.
Secondo le indicazioni pubblicate nel DL Elezioni, approvato lo scorso 13 marzo, i fuori sede che vogliono votare a distanza dovranno fare richiesta entro e non oltre il 4 maggio presso il Comune di domicilio. La richiesta potrà essere inviata via PEC, e-mail, presentata di persona oppure tramite una persona delegata.
Alla domanda dovrete allegare:
Entro 5 giorni prima della data delle elezioni, il Comune di domicilio rilascerà l’attestazione per votare, nella quale sarà indicato il seggio dove recarsi.
Il voto a distanza ai Referendum è senza dubbio un risultato storico e noi, che da anni portiamo avanti questa battaglia insieme alla Rete Voto Fuori Sede, ne siamo molto felici. Questa piccola, grande vittoria, però, non deve farci perdere di vista il nostro vero obiettivo: l’approvazione di una legge che garantisca il voto a distanza per tutte e tutti, per qualsiasi tipo di elezione. Al momento, la legge delega che renderebbe possibile tutto ciò è bloccata in Senato da oltre 20 mesi. Per questo continueremo a lottare finché non verrà approvata. Potete firmare la petizione per sostenere la nostra campagna sul voto fuorisede!
Intanto condividete questa guida con tutti i vostri contatti fuorisede, invitateli a iscriversi e votare: più siamo meglio è!