Lorenzo Maria C.
1 ora, 49 min fa
Giovanni P.
4 ore, 20 min fa
Giorgia R.
5 ore, 44 min fa
Ce l’abbiamo fatta: l’Italia finalmente si allinea alle grandi democrazie europee, garantendo il diritto di voto fuori sede al prossimo Referendum dell’8 e 9 giugno 2025.
Il Consiglio dei ministri ha deciso che, per la prima volta nella storia del Paese, chi studia, lavora o si sposta per ragioni di cure mediche non sarà costretto a viaggiare a caro prezzo per poter votare, o ad astenersi dal voto.
Dopo anni e anni di battaglie, festeggiamo insieme ai 56.614 firmatari della petizione questa vittoria storica!
Proprio la scorsa settimana avevamo scritto alla Premier Meloni per chiedere di riconoscere questo diritto a tutte e tutti coloro che vivono lontano dal proprio Comune di residenza, e da mesi sollecitiamo un intervento nel Decreto Elezioni.
Il provvedimento appena approvato dimostra che tutti i nostri sforzi sono serviti a qualcosa e che la società civile, unita e determinata, può davvero fare la differenza e ottenere quello per cui si è battuta.
Ma questo risultato non arriva all’improvviso: con la sperimentazione per gli studenti fuori sede alle Europee, che avevamo ottenuto l’anno scorso al termine di una staffetta di protesta dal Senato a Sanremo insieme alla Rete Voto Fuori Sede e a Will Media, abbiamo dimostrato che – una volta imboccata la strada per ottenere un diritto – non si può (o meglio non si deve) tornare indietro.
Forti di questo nuovo passo avanti, quindi, procediamo verso una legge stabile e onnicomprensiva.
Il decreto approvato ieri, infatti, rappresenta una misura temporaneo, mentre noi vogliamo che il diritto di voto a distanza diventi un requisito stabile per tutte le tipologie di elezioni. Tocca dunque al Senato approvare la legge ferma in Parlamento da oltre 20 mesi per garantire il diritto di voto fuori sede una volta per tutte.
Il primo passo sarà portare più fuori sede possibile a votare al Referendum, evitando che si creino alibi per non procedere con l’approvazione della legge delega. Ricordiamoci che solo un mese fa il ministro Piantedosi in Parlamento aveva fatto muro su qualsiasi possibilità di voto a distanza per i Referendum… Ma per fortuna siamo riusciti a ribaltare la situazione, anche grazie ai comitati referendari.
Quindi, aiutaci a spargere la voce tra i tuoi conoscenti o parenti fuori sede, e fai loro sapere che potranno votare a distanza a giugno!