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16 Dicembre 2021

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Il 2021 di The Good Lobby: un viaggio che ti riguarda

Perché ogni passo avanti di questa lunga strada è stato fatto anche grazie a te

di The Good Lobby

Un altro anno in pandemia se ne va.
Anche noi dell’ufficio italiano di The Good Lobby abbiamo fatto l’abitudine a lavorare a distanza adeguandoci a una situazione che, da provvisoria, si è trasformata in nuova normalità. Ma nonostante le enormi difficoltà comuni a tutti, ogni giorno ci siamo ritrovati puntuali alle 9:30 del mattino davanti allo schermo del pc con la stessa voglia e la stessa determinazione a portare avanti le nostre battaglie.
Sono temi scomodi e complessi, quelli per cui siamo battuti e continueremo a batterci, ma siamo profondamente convinti che siano alla base dell’impegno per costruire una società più democratica, unita ed equa.
Ripercorriamo insieme le tappe di un viaggio che ti riguarda.

Perché ogni passo avanti di questa lunga strada è stato fatto anche grazie a te.

 

 

Legge sul lobbying: finalmente in Aula ma…

 

Grazie alla nostra azione di pressione condotta insieme alla rete #Lobbying4Change, per la prima volta nella storia della Repubblica arriva ad essere votato in Aula un disegno di legge volto a regolamentare il lobbying.

Purtroppo però ci sono molte luci e ombre sul testo che verrà discusso alla Camera a gennaio (a seguito dell’ennesimo rinvio).

Dopo tutto questo lavoro da parte della società civile, pretendiamo una legge uguale per tutti, che non preveda sconti sulla trasparenza per Confindustria e sindacati, e che istituisca divieti temporanei a svolgere attività di lobbying per gli ex parlamentari e decisori dopo la cessazione del mandato.

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Conflitto di interessi e trasparenza sul PNRR – in azione!

 

Il 30 giugno 2021 siamo scesi in piazza, a Montecitorio, con una delegazione di attivisti e volontari, per consegnare le oltre 44.000 firme di cittadini e cittadine che chiedono l’approvazione immediata di una legge contro il conflitto di interessi e per la trasparenza del lobbying. Provvedimenti più che mai cruciali per difendere il Recovery Plan da ingerenze illecite e clientelismi. Abbiamo alzato la voce per far valere, inoltre, il nostro diritto alla trasparenza sull’assegnazione delle risorse e al monitoraggio affinché non vadano sprecate.

Installando un’edicola davanti a Palazzo, abbiamo consegnato un giornale proveniente da un futuro distopico – il Senno di poi – in cui le cose sono andate proprio come non dovevano andare.
L’evento ha permesso di sbloccare l’iter della legge sul lobbying e a riaccendere l’attenzione di media e opinione pubblica sul tenma scottante del conflitto di interessi.
Tutto questo è stato possibile grazie a un crowdfunding che ha raccolto circa 10.000 euro per finanziare l’iniziativa.
La battaglia è ancora in corso.

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Academy online: un anno di formazione gratuita

 

Si è concluso proprio pochi giorni fa il percorso dell’Academy online di The Good Lobby per imparare tecniche e strategie utili a far sentire la propria voce e a battersi per una causa. Cinque moduli per scoprire in compagnia di ospiti e professionisti italiani e internazionali come trasformare un’idea in azione civiche di cambiamento sociale.
Abbiamo spaziato dalle best practices di lobbying civico e campaigning, ai suggerimenti su come fare decollare la propria raccolta fondi, fino ad arrivare all’ottimizzazione del piano editoriale. Abbiamo parlato di come scrivere i copy per la propria campagna e di come gestire in modo efficace un team di appassionati ma caotici volontari.

Insomma è stato un lungo viaggio – a cui hanno partecipato gratuitamente decine di attivisti e normali cittadini e cittadine desiderosi di diventare protagonisti del cambiamento – ma ne è valsa la pena. 

 

Mix The Bubbles: fuori dalla bolla!

 

Quest’anno abbiamo dato il via anche al ciclo di workshop “Fatti sentire in Europa”, parte del progetto Mix The Bubbles, che ha lo scopo di favorire l’incontro di gruppi o bolle con idee diverse sulle grandi tematiche che ci stanno a cuore.
Il primo appuntamento si è focalizzato sul tema Trasformazione Digitale in Europa e ci aspettano molte altre tappe di un percorso che porterà alla definizione di proposte concrete che verranno caricate su una piattaforma e valutate da esperti. Una volta che tutte le proposte saranno finalizzate la piattaforma sarà aperta al pubblico europeo in modo che tutti possano votare quella che più gli piace. I creatori delle proposte più votate saranno selezionati per vincere un viaggio di due giorni per partecipare all’evento finale!

 

Giornalismo di inchiesta: con IrpiMedia per far luce sul PNRR 

 

Insieme alla testa di giornalismo investifgativo IrpiMedia abbiamo avviato un’inchiesta che ci permetterà di fare luce sui potenziali conflitti di interessi del PNRR e monitorare nel corso di tutto il 2022 l’evoluzione delle assegnazioni dei fondi e delle gare di appalto per la ricostruzione. Per farlo però abbiamo chiesto l’aiuto di tutti i cittadini

Il lavoro di inchiesta, infatti, è molto dispendioso e faticoso (non a caso in Italia pochissime realtà possono permettersi di finanziarlo) ma è anche una delle strade più efficaci per far venire a galla la verità dei fatti e innescare delle campagne che la politica non possa ignorare.

Nei prossimi tempi, con 191 miliardi stanziati per la ripartenza post pandemia dall’Ue, è facile che la correttezza e l’imparzialità dei processi decisionali per l’assegnazione delle risorse siano compromesse. Non sarebbe la prima volta che succede. 

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Whistleblowing: tempo scaduto!

 

Abbiamo sempre evidenziato come la tutela delle voci di giustizia (whistleblowers) sia uno strumento per mitigare la corruzione e proteggere chi, con coraggio, denuncia gli illeciti nei luoghi di lavoro, arrivando a portare in tribunale chi non rispetta la legge. Siamo stati proprio noi, insieme a Transparency International, a batterci per ottenere nel 2017 l’approvazione della legge italiana sul tema.
Da due anni però stiamo aspettando che il governo adotti la Direttiva europea che sarà in grado di potenziare molti aspetti della legge italiana. Se non lo fa entro dicembre verrà sanzionato dall’Unione e i whistleblower rimarranno esposti a rischi anche in questa delicata fase di assegnazione e gestione degli ingenti fondi del Recovery.

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Voto a distanza per i fuori sede – ricorso e rilancio

 

Insieme al comitato Io Voto Fuori Sede e alla rete Voto Sano da Lontano ci siamo battuti per il diritto al voto a distanza dei fuori sede in molti modi: mobilitando le piazze, facendo pressione sui nostri rappresentanti politici e nelle aule dei tribunali.

E di recente purtroppo è arrivata la sentenza del ricorso che abbiamo depositato presso il tribunale di Palermo per conto di un gruppo di elettori in mobilità che, alle elezioni del 2018, non erano riusciti a recarsi a votare per ragioni di studio o lavoro, o che avevano dovuto sostenere spese ingenti per farlo.

Purtroppo il giudice lo ha rigettato con motivazioni anacronistiche e, come se non bastasse, siamo stati condannati a rifondere le spese legali!

Non ci arrendiamo. Continueremo la nostra azione legale in altre città, cominciando da Genova, un foro che in passato si è già dimostrato sensibile alle istanze di accertamento della lesione del diritto di voto.

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